NOTE DEL TRASCRITTORE:

—Corretti gli ovvii errori di stampa e di punteggiatura.

—Il sommario nell’opera originale è costituito da un unico paragrafo;è stato mantenuto in questa forma.

—Le note sono state raccolte alla fine del libro; una di queste presentaa sua volta delle postille. Queste sono state indicate con numeri romanie collocati con un rientro subito dopo la nota a cui si riferiscono.

—La copertina è stata creata dal trascrittore utilizzando il frontespizio dell’opera originale.L’immagine è posta in pubblico dominio.


[i]

ORIGINE
DELLA
LINGUA ITALIANA

DISSERTAZIONE

DI LUIGI MORANDI

QUINTA EDIZIONE

CITTÀ DI CASTELLO

S. LAPI TIPOGRAFO–EDITORE

1891

[ii]

Si avranno per contraffatti
tutti gli esemplari senza la mia firma.

PROPRIETÀ LETTERARIA DELL’AUTORE.


[iii]

AL SENATORE

GASPARE FINALI

CHE IN MEZZO ALLE CURE DI STATO

NON DIMENTICA I BUONI STUDI


[iv]
[1]

SOMMARIO


I. Si combatte il titolo: Origine della Lingua italiana.Perchè dunque lo abbiamo adottato. Quale dovrebbeessere il titolo vero. Quante siano le lingueromanze. Il ladino e il franco–provenzale. II. Brevestoria delle principali opinioni sull’origine delle lingueromanze. III. Perchè una lingua non può, a rigor ditermini, dirsi figlia d’un’altra. La parola, piuttosto cheun fatto, è un continuo farsi. Germi poco avvertitidelle lingue romanze nel latino. IV. Cause estrinsecheche influirono sull’intimo e naturale svolgimentodel latino. Gl’idiomi indigeni a cui il latino si sovrappose.Loro origine. Caratteri fondamentali comuni dellelingue neolatine. Condizione speciale del rumeno. Lelingue barbariche; varie opinioni intorno alla loro influenzasul latino (Diez, Ascoli, Max Müller, Littré, Caix,ecc.); e a che si riduca realmente codesta influenza.V. Latino scritto e latino parlato; opinioni esageratesulla loro differenza. Che cosa veramente intendesse Ciceroneper sermo plebejus. VI. Con molti argomentisi dimostra inesatta l’opinione più comune, che le lingueromanze derivino del latino rustico. VII. Vocabolidi formazione popolare e di formazione non popolare.Perchè i Francesi possono, meglio di noi, distinguer benegli uni dagli altri. Questa distinzione però non prova[2]nulla in favore del latino rustico. Statistica di tutti glielementi del francese moderno. VII

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