REMIGIO SABBADINI
VITA
DI
GUARINO VERONESE
GENOVA
TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI
1891
Estratto dal Giornale Ligustico, anno XVIII.
INDICE
Vita di Guarino Veronese
Primi anni e primi studi di Guarino
Guarino a Costantinopoli
Guarino a Firenze
Guarino a Venezia
Guarino a Verona
Guarino a Ferrara — Primo quinquennio
Guarino a Ferrara — Secondo quinquennio
Guarino a Ferrara — Ultimo ventennio
Indice dei nomi
[3]
Questa Vita è condotta sull'Epistolario inedito di Guarino.Non vi ho apposto note, perchè ne avrebbero accresciutosmisuratamente il volume; dall'altra parte è stato mio intendimentodi dare al racconto biografico una forma, perquanto era in me, artistica, liberandolo da ogni ingombrodi citazioni e di discussioni e mantenendolo, possibilmente,sempre oggettivo.
Le molteplici relazioni di Guarino col suo tempo, raccoltein gruppi di maggiore o minor numero di anni, sono stateora intrecciate con la biografia, ora rappresentate separatamente,secondo l'opportunità. Da esse si vedrà come Guarino e ilsuo secolo si illustrino vicendevolmente, ma senza che lapersonalità Guariniana ne rimanga scemata o sopraffatta.
[4]Nella storia dell'umanismo Guarino è una delle più grandie simpatiche figure; se io sia riuscito a ricomporla nella suanativa interezza, tocca al lettore il dirlo; a me basta la coscienzadi avere a questa ricomposizione consacrato non piccola partedella mia vita e sofferto per essa «fami, freddi e vigilie».
Catania 16 ottobre 1890.
R. Sabbadini.
[5]
1. Da donna Libera e da mastro Bartolomeo dei Guarininacque Guarino in Verona nel 1374, l'anno dellamorte di Francesco Petrarca. Dalla patria egli desunse ilsoprannome di Veronese. Aveva un fratello, Lorenzo, il qualeun bel giorno scomparve da Verona, senza che la famigliane avesse poi più notizie. Rimasero i due fratelli sin daiteneri anni orfani del padre. A Guarino l'immagine paternatornava alla mente come una nebbia e un sogno. Bartolomeoprese parte alla guerra combattuta nel 1386 tra Francesco daCarrara, signore di Padova, e Antonio della Scala, signoredi Verona, la quale finì miseramente con la disfatta dei Veronesinella battaglia del 25 giugno presso a Padova. Le soldatescheveronesi erano guidate da Cortesia Serego, capitano che adir di Guarino «di battaglie non se ne intendeva se nonper quanto le avea lette nei libri o vedute nei quadri».Mastro Bartolomeo fu fatto prigioniero con altri ottomilae morì po