BIBLIOTECA NUOVA
PUBBLICATA DA G. DAELLI
Stabil. tip. già Boniotti, diretto da F. Gareffi.
IL
RE DEI RE
CONVOGLIO DIRETTO
NELL'XI SECOLO
PER
F. PETRUCCELLI DELLA GATTINA
VOL. II.
MILANO
G. Daelli e C. Editori.
1864.
Scosse Roma a' sacri allori,
Tenne l'orbe setto i piè,
E di un branco di pastori
Fece un popolo di re.
Il 22 marzo 1073 papa Alessandro II si moriva, e tre giorni dopo,l'unanime consenso del popolo romano, solito per lo innanzi atumultuare nei comizi dei pontefici, Ildebrando esaltava, col nome diGregorio VII.
Prima che di quest'uomo singolare parlassimo, e' sarebbe mestieriaccennare volando la posizione dell'Europa, della Chiesa, dei costumie della società dell'XI secolo, e vedere in quale stato ed in quaitempi e' raccogliesse la tiara. Imperciocchè non altrimenti si puotegiudicare un uomo, cui la storia non ha per anco ben definito. Ma chidi queste gravi cose si preoccupa non verrà a studiarle in un libro,che arieggia di romanzo, ed in un quadro abbozzato a volo di rondine.Le storie d'Italia, di Lamagna, della Chiesa riboccano di fatti edocumenti che questo stato sociale narrano, analizzano, condannano ocommentano. Chi poi queste pagine legge per puro sollazzo e dal drammafiuta, per induzione, l'epoca e gli uomini che facciam loro passaredinanzi, quantunque sentisse di più minuta e seria scienza storica, idettagli, le date, il complemento degli avvenimenti del secolo,tedierebbe. E' passerebbe oltre. Ora, se questi lettori sfuggono lanoia di sapere, perchè mi darei io quella d'insegnare? Riassumo dunquein due linee.
La società era costituita sul tipo feudale. La Chiesa si modellava suquesto, ed il vescovo calcava le pedate del conte, il papa quelledell'imperatore. La società laica e borghese, la città, il contado,cominciavano a scrutinare il dritto della Chiesa e dell'Impero, ed anegarlo. La libertà apriva gli occhi all'alba. Il libero esame deldritto e dei doveri s'installava nel dominio della ragione. Cinquesecoli di dolori, di miserie, di vituperii, d'urto di parti, direciproca negazione di jus, di vicendevole trionfo e vicendevolesconfitta, lo spettacolo di papi nefandissimi e d'imperatoriprepotenti, aveano risvegliato la coscienza pubblica. Il dubbioentrava nell'imperio dell'anima. Non che la vertigine fossenell'ordine materiale. Era il morale, al contrario, che insorgeva ereagiva. Materialmente, almeno in teoria, nelle costituzioni e nelleleggi, tutto era stato allogato al suo posto. Si eran stabilite ledipendenze, i dritti ed i doveri di ognuno eransi fissi; alla societàsi apriva cammino più spazioso per avanzare senza sregolatezze e senzatrambusti. Imperciocchè le rivolture parziali di taluni Stati noninteressavano la nazione tutta intera. La società sembrava assisa—suruno sgabello di ferro rovente o sur un seggio di velluto pocoimporta—ma sembrava adagiata, costituita, normale, vitale. Un uomosorse allora.
E' dette uno sguardo all'Italia, e la vide dipendere dall'ingordodispotismo d'Alemagna, divisa, suddita a padrone a lei stranierod'indole, di lingua, di pensamento. E' dette uno sguardo allo Statoecclesiastico, e lo vide imbrodolato nella laida e feroce i