NOTE DEL TRASCRITTORE
—Corretti gli ovvii errori tipografici e di stampa.
—Le doppie accentazioni o le grafie multiple presenti nell’opera,quando non si tratta palesemente di errori di stampa, sono statemantenute per aderenza all’opera originale.
—La copertina di questo libro è stata prodotta dal Trascrittoreutilizzando il frontespizio dell’opera originale; l’immagine è postain pubblico dominio.
C. CANTÙ
STORIA DEGLI ITALIANI
TOMO I.
PER
CESARE CANTÙ
EDIZIONE POPOLARE
RIVEDUTA DALL’AUTORE E PORTATA FINO AGLI ULTIMI EVENTI
TOMO I.
TORINO
UNIONE TIPOGRAFICO-EDITRICE
1874
L’UNIONE TIPOGRAFICO-EDITRICE
Nella prima edizione del 1854 dicevamo che buonaugurio sarebbe alla nostra Unione il cominciar dalnome d’Italia; e che il frastuono d’interessi tutt’altroche letterarj, e le assordanti attualità della politica,del teatro, dei giornali non impedirebbero gl’intellettiserj e la gioventù generosa dal fissare l’attenzione s’unlibro, come questo del Cantù, che pel primo offrivacompiuta la storia del nostro paese dai primordj dell’incivilimentofino ad oggi, scritta dalla penna stessa,sotto unico punto di vista, e colle più recenti guisetanto d’erudizione che di maniera di giudicare edisporre.
Proemiando a quella, noi esponevamo poche cosea nome dell’Autore; poche, giacchè il comprendere imotivi, l’intento, l’economia dell’opera doveva riusciretanto meno difficile, quanto meno l’Autore ha costumedi involgersi in timide formole.
Lo spazio che altri consuma in battaglie e guerre,egli l’ha serbato agl’incrementi della civiltà, alleparticolarità caratteristiche, agli uomini insigni, allosviluppo delle arti e delle lettere, che sono una delleforme più pronunziate, sotto cui l’indole d’un popolosi manifesta nel nascere, crescere, decadere.
Fra i classici che non citavano mai, ed i modernia cui i repertorj somministrano facilissima abbondanzadi citazioni, egli ha tenuto quel mezzo, chenon istrazii l’attenzione fra le parole delle fonti e leinduzioni dello scrivente. I fatti si trovano sostenutidai migliori appoggi; quanto alla parte congetturalee induttiva, sarebbe intolleranza inquisitoria il volerimporre un sistema o il pregiudizio proprio ad unautore; sarebbe imbecillità il preporre quello improvvisatoda una critica effimera o da prestabilita opposizione,a quello studiato con lunghissima pazienzae provato nella più multiforme contraddizione.
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