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I MORIBONDI

DEL
PALAZZO CARIGNANO
PER
F. PETRUCCELLI DELLA GATTINA

MILANO

Per Fortunato Perelli

1862.

Proprietà letteraria.

Tip. Fratelli Borroni.

HORS D'OEUVRE

PER LE PERSONE CHE NON SON SERIE.
I.

Come bisogna sempre ascoltare ciò che si dice in un wagon.

…………………………………………..

Io mi risveglio, ed il grosso uomo parlava ancora.

—Io ho un vicino, raccontava egli al signore seduto al suo fianco, unvicino che chiamerei il mio onorevole amico, se io avessi l'onore diessere il signor Massari e se il mio vicino fosse ministro. Ma per itempi che corrono, che la si figuri! il mio vicino non è neppure unmartire. Egli è bene restato una dozzina d'anni in esilio, i suoibeni furono sequestrati, i suoi parenti cacciati in prigione, la suacasa ridotta ad albergo di sbirri e gendarmi, la sua fortuna minata;egli lottò bene e senza posa della penna e della parola contro ilsovrano del suo paese…. ma e' non si credette giammai abbastanzamartire per domandare un posto nel paradiso del Bilancio, quando imartiri invadevano la patria come gl'insetti invadono i cenci delmendicante. Appena se lo nominarono deputato.

—Che razza d'uomo è dunque codesto vostro vicino? domandò un signoredella compagnia.

—Veramente non è della pasta comune, risponde il grosso cicalone. Losi direbbe fiero, ma io lo credo piuttosto un po' timido. Non parlache con le persone che conosce. Un profondo sentimento del vero edella giustizia lo rende sarcastico e bilioso. Veramente affettivo, eperciò soggetto ad antipatie subite, a vive simpatie, all'entusiasmoed alla collera. Egli preferisce un paradosso ad una trivialità. Amail mondo e le brigate solazzevoli, e si rassegna alla solitudine perl'invincibile nausea che gli destano gli sciocchi ed i nojosi. Lanatura lo ha fatto infingardo; il bisogno, lavoratore e solerte. Iltedio lo invade facilmente. La gioja lo inebbria. Si accende subito,ma sa dominarsi. Alla Camera parla poco—nelle sue discussioni fogosee drammatiche. È indipendente e burbero. In fondo, affettuoso, uomosemplice, buon figliuolo, ma che ha dell'humour—come un inglese.

—Ella ne parla da amico, eh! interruppe un signore.

—Può darsi, continua il grosso galantuomo. Lo confesso, mia moglie edio lo amiamo molto. La sera andiamo a prendere il thè in casa sua,ed a canto al fuoco, i piedi stesi al caminetto, cinguettiamo un po'di tutto, fino ad un'ora del mattino, quando egli può dispensarsi dallavorare. Mia moglie lo provoca, lo aizza con le sue indiscrezioni dacomare. Ma che cosa vogliono? io non ho potuto correggerla, la miapovera moglie, di questo villano difetto—che non è solo! Essa siriscalda inoltre la testa con la politica, con i romanzi, con igiornali. Legge perfino la Stampa e l'Armonia. E sa di politica adinsegnarne a sette almeno de' nostri ministri.

—Mio caro signore, la di lei Eva non è mica solazzevole! gli dice abruciapelo un commesso per l'Assicurazione Paterna.

—L'è quanto mi dice altresì il mio vicino! Mia moglie

...

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