CRONACA
DI
FRA SALIMBENEVOLUME I


CRONACA
DI
FRA SALIMBENE PARMIGIANO

DELL'ORDINE DEI MINORI

VOLGARIZZATA DA
CARLO CANTARELLI

SULL'EDIZIONE UNICA DEL 1857
CORREDATA DI NOTE E DI UN AMPIO
INDICE PER MATERIE

PARMA
LUIGI BATTEI EDITORE
1882


Parma, Tip. Adorni Michele.


AL
NOBILLIMO

MAGISTRATO E CONSIGLIO MUNICIPALE

DI PARMA
CHE PER INCITAMENTO ED ESEMPIO
AI FIGLI ED AI NEPOTI
VEGLIA CUSTODE E VINDICE
DELLE GLORIE DEGLI AVI
QUESTO VOLGARIZZAMENTO

DELLA CRONACA DI FRA SALIMBENE

NARRATORE PRIMO E STUPENDO
DELLE VALOROSE GESTA
ONDE I PARMIGIANI DEL SECOLO DECIMOTERZO
FRANCARONO L'ITALIA
DALLA SIGNORIA DI FEDERICO SECONDO
CARLO CANTARELLI
A PICCOLO SEGNO DI MASSIMA RIVERENZA
DEVOTAMENTE DEDICA CONSACRA

[v]

DI FRA SALIMBENE E DELLA SUA CRONACA

DISCORSO
DI ANTONIO BERTANI VICE-BIBLIOTECARIO
DI PARMA

PREMESSO ALLA EDIZIONE DEL TESTO ORIGINALE

Il decimoterzo secolo che, ricco in Italia delretaggio di S. Tommaso, di S. Bonaventura e dialtri sommi maestri, dava Dante al mondo intero,era secolo di grande intellettuale entusiasmo franoi, sì che ognuno, il quale si avesse da naturasortito fervido lume di mente, era vago di rovistarenel tesoro trasmessogli da' maggiori e di tramandarea' futuri tutto quanto ne ritraeva, insieme co' fruttisuoi proprii, a tale che tu, leggendo le scritture dique' dì, ne diresti gli autori presi da una smania,da una febbre di apprendere e d'insegnare. Fraquesti ardenti spiriti è certo da noverarsi il frate,di cui pubblichiamo quì l'unico lavoro a nostra certaconoscenza venuto. Nato egli in Parma, surto appena[vi]il quinto lustro di quel secolo, da padre chefu crociato, ebbe svegliatissimo ingegno, congiuntoad alto cuore e ribollente animo; basti a darne unsentore la vigoria con cui, giovinetto ancora, tennefermo contro l'opposizione, che ben può dirsi, piùche tenace, soldatesca, del padre alla risoluzionesua di cingere il cordone di S. Francesco. Così deliberato,il narra ei medesimo, nel suo decimoquintoanno vestì, per intercessione di Fra Gherardo Boccabadati,l'abito religioso in Fano all'insaputa diGuido padre suo; venutone questi a conoscenza,dolente che la famiglia sua, detta di Adamo, perdessecosì ogni speranza di perpetuazione, giacchè l'altro,maggiore dei due soli maschi avuti, erasi giàreso frate, corse all'Imperatore, ed implorò edottenne ch'ei s'interponesse presso frate Elia Generaledell'Ordine che fossegli restituito il figlio. Eliarispose che il renderebbe, ove questi aderisse diritornare al secolo. Volò Guido a Salimbene, lo pregò,scongiurollo, fecegli ampie promesse; invano; vintodall'ira e quasi fatto demente dal dolore, il maledisse;il giovinetto piegò la fronte pregando Iddio,e stette saldo. Partì il meschino genitore; e Salimbenepoi nelle sacre ed umane lettere, nella gentilearte del canto andò liberamente educando emente ed animo, o

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