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AFRICA ORRENDA
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AFRICA ORRENDA
VERSI
DI
MARIO RAPISARDI
CATANIA
NICCOLÒ GIANNOTTA, Editore
Via Lincoln, 271-273-275 e Via Manzoni, 77.
1896.
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PROPRIETÀ LETTERARIA
Catania—Tip. Lorenzo Rizzo, piazza Spirito Santo, 19-20-21-22.
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PER L'ECCIDIO DI DÒGALI
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Giù dai ghermiti scanni,
Razza maligna, inetta,
Che fra venali inganni
Pompeggiandoti abjetta,
Raccogli infami frutti
Dal disonor di tutti!
Ah! non bastò di questa
Patria incestare il seno?
La veneranda testa
Premer di giogo osceno?
Offrir nudo il materno
Fianco al barbaro scherno?
[8] Ond'ella, a regnar nata,
Con tremulo ginocchio
Segue, putta spregiata,
Il tenebroso cocchio,
Su cui breve fortuna
Due manigoldi aduna.
Misera, e invan tu speri
Con civettar codardo
Da regj masnadieri
Impetrar tozzo o sguardo:
Ahi! con viltà e misfatti
Onta e miseria accatti,
E stragi. Oh desolati
Campi! Oh cori d'eroi
Nell'alta ombra gittati
Non da voi, non da voi,
Avide di rapine
Ferrigne orde abissine,
Anzi da te, nefando
Vecchio, che sol per cieca
Libidin di comando
L'italo onor con bieca
Mente fidando ai ladri.
Le fiche a Italia squadri.[9]
Qual dall'immane insulto
Pregio o vendetta? Arcigna
...
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