FERDINANDO GREGOROVIUS
Passeggiate per l'Italia
Girgenti.
I Canti popolari siciliani.
Pompei e i Pompeiani.
Versione dal tedesco di Mario Corsi
Ulisse Carboni — Libraio Editore
ROMA
Via delle Muratte, 77
1909
I DIRITTI DELLA PRESENTE TRADUZIONE SONO RISERVATI
Roma — Officina Poligrafica Editrice di Eduardo Manna
Piazza della Pigna, 53.
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Nacque Ferdinando Gregorovius il 19 gennaio 1821nella piccola città di Neidenburg, presso la frontierapolacca, in un antico castello medioevale fondatodai cavalieri teutoni. Suo padre era consiglieredi giustizia a Neidenburg: appena innalzato a questoufficio, ottenne dal Governo che il glorioso castello,in gran parte ruinato ed abbandonato, venisseinteramente restaurato. Ivi prese sede il tribunalee fra quelle storiche mura, che tanto dicevano delpassato, si stabilì la numerosa famiglia del consiglieredi giustizia.
Certo, questa dimora esercitò la sua influenzasul giovane Ferdinando: egli stesso ha lasciatodetto che forse non avrebbe scritto la Storia diRoma nel medioevo, se non avesse trascorso la suagiovinezza in quel vecchio castello dei cavalieritedeschi. Si aggiunga a questo la rivoluzione della[4]Polonia nel 1830, quando egli aveva nove anni, dicui udì narrare tutte le fasi, e gli episodi più impressionantie le memorabili gesta. Sin da alloraei dovè cominciare ad appassionarsi ai grandifatti del passato, ricollegandoli a quelli del tragicoe sanguinoso presente, e a comprendere l'odio control'oppressore e la pietà per l'oppresso.
Nel 1831 al giovane Gregorovius morì la madre dietisia, e poco dopo egli fu dal padre mandato inginnasio, a Gumbinnen, in casa di un suo zio. Terminatinel 1835 questi studi, passò all'Università diKönigsberg, per seguire i corsi di teologia, continuandocosì una tradizione della famiglia, giacchèl'avo, il padre ed il nonno di suo padre erano statipastori evangelici alla stessa parrocchia nella Prussiaorientale. Ma la teologia non rappresentava pelgiovane studente la sua più alta aspirazione ed inbreve ei l'abbandonò per dedicarsi invece interamenteagli studi filosofici, letterari e storici. Kanted Hegel, spiegati da Carlo Rosenkranz, lo entusiasmaronoe per un momento si credette destinatoa diventare egli pure un filosofo.
Non pertanto, per esaudire un desiderio di suopadre, nel 1841 sostenne felicemente gli esami diteologia; dopo di che abbandonò Königsberg, e vagabondòper qualche tempo in cerca della propriavia, dopo essersi laureato anche in filosofia conuno studio sul Senso del bello in Plotino e pressoi neoplatonici.
In questo periodo di transizione, quando ancoranella sua mente v'era qualcosa di caotico che impedivaglidi vedere il dritto cammino che gli si