Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the

Online Distributed Proofreading Team at (This file was produced from images generously madeavailable by The Internet Archive)

Edizione definitiva

S. DI GIACOMO

MATTINATE

NAPOLETANE

(Secondo migliaio)

NAPOLI

LUIGI PIERRO EDITORE

1887

MATTINATE NAPOLETANE

S. DI GIACOMO

MATTINATE NAPOLETANE

Secondo Migliaio

NAPOLI

LUIGI PIERRO EDITORE

1887

PROPRIETÀ LETTERARIA

riproduzione vietata

Napoli—Tip. Edit. E. Pietrocola—Napoli 44, Cisterna dell'Olio, 44

_Esaurita, in pochissimo tempo, la prima edizione delle Mattinate,l'autore ha voluto cedere a noi la proprietà di questa seconda,definitiva, curandola e correggendola con più amore._

E però siamo sicuri che non le verrà meno quella simpatia che ilpubblico le addimostrò da principio.

L'EDITORE

VULITE 'O VASILLO?…

Napoli, Marzo 1885

CARISSIMO PAOLO,

Io non ho, qui a Napoli, con chi sfogare certe mie piccole pene, chemi pare abbiano tutta la buona intenzione di rimanersene mecoalloggiate, in questa cameretta mia solitaria. Non ho stretto amiciziacon nessuno, apposta per non dare a nessuno il modo di subitamenteallontanarsi da me per qualche improvvisa scappatella che mi facesseil morboso carattere mio. Vivo solo e tranquillo in questa mia stanza,dalla quale esco a prima ora di mattina per trovarmi all'Istituto, eun po' a sera, col tempo buono, per avvelenarmi con una chicchera dicaffè e con un sigaro napoletano. Il caffè, per acquaccia nera chesia, mi permette di studiare e di leggere fino a notte avanzata, e ciòmi fa bene, lasciandomi dimenticare, sviando il pensiero einteressandomi a qualche cosa fuori di me stesso. Da qualche giorno,però, il mio umore è ridiventato nero, pel tempo perverso che metteovunque un silenzio di malinconia e nelle povere anime sofferenti unosgomento indefinibile, una lunga e nervosa tristezza che a momenti sivorrebbe mutare in tante calde lacrime piante tacitamente, la faccianelle mani, mentre, come ora che ti scrivo, seguita la pioggia aborbottar nelle grondaie e lontano lontano muore un tintinnio dicampanelle vaganti.

Or io mi sono, solo solo, rincantucciato presso alla mia finestra eguardo, per le vetrate, nella via deserta ove son tutte chiuse lebotteghe e taciti e frettolosi i rari passanti. Il cielo è grigio comela veste d'una monacella di questua; si leva da una terrazza di facciaa me e vi si disegna a carbonella il palo del telegrafo, irto dicapovolti interrogativi che i

...

BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!


Sitemize Üyelik ÜCRETSİZDİR!